Comitato Regionale

Sardegna

Vivere il Parco: sport, ambiente e cittadinanza attiva

I giovani protagonisti di questo progetto che mira sviluppare e promuovere esempi positivi basati sulla conoscenza del territorio, valorizzazione della biodiversità e attenzione ai ritmi della natura. Parla S. Farina

Presidente, come nasce Vivere il Parco, un progetto, con sinergie pubbliche e private, nel quale
a salvaguardia dell'ambiente ci è principalmente un attore sportivo?
Il progetto trova dei presupposti già dal rapporto nato da qualche anno tra UISP e Parco regionale di
Porto Conte, codificato a livello formale da un protocollo d'intesa, che sancisce la comunanza di obiettivi nel campo dell'educazione ambientale e della protezione della natura fra l'Ente parco e la nostra Associazione.
In particolare, "Giovani protagonisti", promosso e coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, è stata un'occasione decisiva di rafforzamento di sinergie per lo sviluppo del trinomio sport-giovani-ambiente: un progetto Uisp che ha valorizzato lo sportpertutti come terreno di protezione ed educazione ambientale, coinvolgendo in varie attività giovani under 35. L'esperienza, improntata nella nostra regione sulla conoscenza del territorio attraverso il linguaggio dello sport e sulla realizzazione di pacchetti turistici sostenibili, con la realizzazione di laboratori ad hoc, ha fatto scaturire una riflessione sulla possibile alleanza fra UISP e Parco in difesa dell'ambiente e del Grifone.
Come è possibile descrivere questa iniziativa e quali benefici potrebbe apportare, grazie allo
alla promozione della cittadinanza attiva come fattore di sviluppo territoriale?
Il tema della cittadinanza attiva, che fa parte della nostra mission associativa, è un terreno nel quale
l'UISP sta investendo, anche grazie alle progettualità attive e realizzate e resta una sfida educativa non sempre facile da perseguire.
La strategia Europa2020 assegna allo Sport l'opportunità di realizzare progetti e azioni di partenariato ampie che coinvolgono le istituzioni, gli enti locali, le organizzazioni di base e le parti sociali, facilitando la possibilità di aumentare le competenze civiche della collettività, fondandole anche su una solida conoscenza del valore dei grandi beni comuni, come i Parchi. Vivere il Parco ha tra i suoi macro obiettivi quello di entrare in diretto contatto con la comunità, grazie ad azioni a diretto sostegno della salvaguardia del Grifone e del territorio in cui vive e nidifica, facilitando la collettività ad un avvicinamento al valore ambiente in modo più consapevole. Grandi protagonisti di questo processo saranno sicuramente i giovani, non solo per le attività svolte all'interno delle scuole, ma anche per la loro familiarità con l'attività sportiva e motoria. La gioventù- e questo ci fa ben sperare per il futuro- è inoltre sensibilizzata a livello locale regionale su questi grandi temi anche grazie a dispositivi come il piano europeo Garanzia Giovani, uno strumento privilegiato di educazione alla cittadinanza attiva.

Cinque parole chiave del progetto.
Sostenibilità ambientale, cittadinanza attiva, inclusione sociale, SportAmbiente, cultura del
territorio.
Alla luce della sua esperienza all'interno dell'UISP, qual è la chiave vincente per replicare
buone pratiche che facilitino in maniera inclusiva e democratica il rispetto dell'ambiente?
L'idea che l'UISP ha dell'ambiente è stata premiata dall'Assessorato della pubblica istruzione della Regione Sardegna nell'ambito del programma "CultuRas", finanziato dal Fondo nazionale per le
politiche giovanili. L'intervento sostiene forme di aggregazione tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 30 anni e la nostra proposta intende valorizzare il capitale umano giovanile, mettendolo in relazione con
l'ambiente e il territorio attraverso la realizzazione di attività sportive in ambiente, fuori dall'ottica
della prestazione assoluta e del primato del risultato. Dobbiamo guardare a questa fascia d'età con attenzione crescente, in quanto i giovani non sono solo meri fruitori dell'ambiente, ma possono raccogliere le opportunità derivanti dal contesto in cui vivono, quali attivi creatori di nuova cultura e conoscenza. Grazie a loro si possono infatti sviluppare e promuovere esempi positivi e virtuosi basati sulla
conoscenza del territorio, valorizzazione della biodiversità, attenzione sui ritmi della natura, per sostituire quest'idea predatoria dell'ambiente e delle sue risorse, che ne minaccia la salvaguardia e valorizzazione, in favore di uno sviluppo sostenibile delle aree protette grazie a una nuova visione di lungo termine, equità e cooperazione tra i diversi attori della società civile.

(Fonte Attività Comunicazione "Vivere il Parco")